Licenziamento o esclusione del socio lavoratore, compete al giudice del lavoro o al tribunale delle imprese?

Con due recentissime ordinanze è stata rimessa alla Cassazione la questione della competenza del giudice del lavoro sul licenziamento del socio lavoratore.

 

Sulla base di  consolidata interpretazione dottrinale e giurisprudenziale il rapporto giuridico che lega il socio lavoratore alla cooperativa è ritenuto duplice: da un lato vi è il  rapporto di lavoro, di competenza del giudice del lavoro, dall’altro il rapporto societario, di competenza del giudice delle imprese. Ciò premesso, qualora l’organo amministrativo della cooperativa deliberi l’esclusione del socio lavoratore, la decisione deve essere impugnata di fronte al giudice del lavoro o a quello delle imprese?

L’interpretazione dei giudici, che hanno posto il tema alla Cassazione, sarebbe quella secondo la quale se l’esclusione del socio è determinata da problematiche  attinente il rapporto di lavoro, la competenza spetta al giudice del lavoro, stante l’analogia tra esclusione del socio e licenziamento di lavoratore dipendente, ma se le ragioni di esclusione sono dovute a violazioni dei doveri associativi, quindi attinenti al vincolo societario, la questione sarebbe di competenza del giudice delle imprese.