Nato negli USA, si sta diffondendo velocemente nel nord e centro Italia e si basa sulla condivisione degli spazi per poter svolgere un’ impresa od una professione. Fortemente collegato al concetto di cooperazione ( il significato di coworking è “lavorare insieme”), permette di avviare una attività con costi contenuti, consente ai professionisti già avviati di uscire dall’isolamento del proprio ufficio o di casa, per ritrovarsi in ambienti appositamente organizzati, che mettono a disposizione una pluralità di servizi, legati alla tipologia di utilizzatori.
Il principio su cui si basa il coworking non è solo la condivisione di spazi e strumenti, ma il mettersi insieme per scambi di idee ed informazioni, per creare contatti e sinergie , forti del fatto che le iniziative migliori nascono dalla collaborazione e dall’ampliamento dei propri orizzonti in un mercato sempre più globale.
I servizi base sono pressoché comuni a tutti i coworking: collegamento internet, linea telefonica, segreteria, fax, uso di fotocopiatrici e stampanti, messa a disposizione di una postazione di lavoro e di sale riunioni. Su questa formula si possono innestare molteplici soluzioni: le postazioni di lavoro possono essere affittate per poche ore oppure essere “stabili”, in questo caso generalmente vengono messi a disposizione box personalizzabili, quanto ai servizi accessori si va dalle aree ludico ricreative (bar, ma anche palestre per rendere più gradevole il lavoro) agli asili nido, come avviene in alcuni coworking “in rosa”.
In sintesi, il coworking vuole essere un modo per creare “gruppo” pur mantenendo la propria individualità professionale a costi sicuramente convenienti, aspetto che, in tempo di recessione, non è da sottovalutare.
Le categorie professionali più “attratte” da questo sistema di gestione dello studio professionale sono quelle dei grafici e dei creativi in genere, legati al mondo del web, ma anche medici ed avvocati, nonché geometri ed ingegneri (un coworking è nato proprio su iniziativa dell’Ordine degli Ingegneri di Verona).
Dott.ssa Antonella Sacchetti